martedì 17 marzo 2015

VIAGGIO NELLA TRADIZIONE: A SCUOLA DI CALZONE CLASSI QUARTE

PROGETTO:CONDIVIDIAMO RICCIA
alla scoperta di usanze e tradizioni del nostro territorio

GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUARTE VANNO A SCUOLA DI CALZONE DALLE NONNE PER IMPARARE  COME SI FANNO I "CAVEZUNE" OVVERO IL CALZONE, DOLCE TIPICO DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE MOLTO SENTITA NEL NOSTRO PAESE.
I BAMBINI SONO STATI IMPEGNATI IN UN LABORATORIO TENUTO DALLE LORO NONNE E DALLE LORO MAMME, PRESSO I LOCALI DELLA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA, PER MOSTRARE LE FASI DELLA PREPARAZIONE DI QUESTO DOLCE.
 




 




 



 
WORK IN PROGRESS!!!!


 









 
 

 
 Le diverse fasi che occorrono per preparare i gustosissimi "CAVEZUNE"
I^ FASE: PREPARAZIONE DELLA SFOGLIA
Per la preparazione della sfoglia occorrono: farina, acqua, un pizzico di sale l'impasto viene steso più volte su un piano di lavoro
(U TAVELILLE) e allargato finemente con il matterello
(U LAINATURE), avendo l'accortezza di spolverare spesso con la farina. La sfoglia deve essere più sottile possibile.
Un tempo, per ottenere questa caratteristica, la sfoglia veniva ripiegata prima sui quattro lembi a fazzoletto (MACCATURE), in seguito, in due su se stessa, ungendo ogni passaggio con la sugna liquida, per poi tagliarla a strisce e sovrapporla per quattro e arrotolarla (A ROCELELLE). Infine la si riponeva in uno strofinaccio di tela tessuto a telaio ('NDU STUIAVUCCHE) per essere conservata.
Da alcuni decenni la sfoglia (A LAINE) viene fatta con le macchine. La pasta così ottenuta viene tagliata a strisce che, bagnate con la sugna liquida vengono sovrapposte e arrotolate fino ad ottenere una rotella (A ROCELELLE) di circa 600 gr, che viene conservata al fresco avvolta in un tovagliolo (NDU STUIAVUCCHE) oppure nella pellicola trasparente. Quest'ultimo accorgimento predispone meglio la sfoglia ad aprirsi dopo la frittura.



 
 
 






 
 
 
 
 
II^ FASE: PREPARAZIONE DELLA FARCITURA
(ZE CUCENE I CICE)
La preparazione della farcitura (A PASTE) viene fatta interamente a mano. I ceci venivano cotti sul fuoco in un caldaio di rame
(U CAVEDARE) e ancora caldi venivano passati al setaccio
(U STACCE) per ottenere un impasto decisamente fine che veniva, poi, amalgamato con miele. Nel corso degli anni è subentrata l'abitudine di aromatizzare l'impasto con l'odore della cannella e lo zucchero.


 
 


III^ FASE: PREPARAZIONE DEI CALZONI
(ZE FANNE I CAVEZUNA)
Le rotelle (I ROCELELLE) di pasta precedentemente messe a riposo vengono stese (LAINATE) col matterello (LAINATURE) sul piano da lavoro (TEVELILLE).
un tempo la sfoglia veniva cosparsa con cucchiaiate di ripieno opportunamente distanziate e poi ricoperta (AMMANTATE) con la parte libera della stesa; l'involto veniva ritagliato e sigillato in tanti CAVEZUNE a forma di mezzaluna utilizzando la rotella
(A ROTELLE).
Oggi si ritaglia la sfoglia in forme rotonde (I PIZZ)  del diametro di 10 - 12 cm. ogni pezzo è farcito e ripiegato su se stesso a forma di mezzaluna; poi si passa alla frittura in olio bollente.
prima si fa la prova dell'olio con ritagli di pasta, poi vengono cotti i calzoni nelle friggitrici, vengono girati spesso con la schiumarola (O SCAMMATORE), una volta estratti dall'olio vengono messi ad asciugare su carta assorbente in una cassetta di legno
(A MAISELLE).














 












 












 










 












 
 buon appetito
prodotto finito!!!!

dopo il gran lavoro le nonne gentilmente rispondono alle domande dei bambini





 GRAZIE A TUTTI
 PER LA MERAVIGLIOSA GIORNATA TRASCORSA INSIEME!!
 

1 commento:

  1. esperienza bellissima per l'entusiasmo di tutti, la collaborazione e la bontà del dolcetto!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina