venerdì 12 giugno 2015

Gita a MATERA classi quarte

ALLA SCOPERTA DI
MATERA


Il 19 maggio tutti gli alunni delle classi quarte accompagnati dalle rispettive docenti sono partiti alla scoperta della città di Matera ...
La città della Basilicata condividerà l'onore di essere Capitale europea della cultura 2019 con Plovdiv (Bulgaria).
prima tappa .... AREAFOOD


 
ed ecco immersi nel meraviglioso paesaggio... 
SASSI SI ... ma non solo!!!
 
Grazie all'inserimento nel 1993 nelle liste
 
dell'Unesco e a una grande pubblicità dovuta alla
 
realizzazione del film The Passion di Mel Gibson,
 
 Matera è stata inserita in tutte le guide turistiche
 
 internazionali e viene visitata da numerosi turisti
 
 ogni anno provenienti da tutto il mondo.

 
DORA la nostra guida!!!


 
 

I sassi di Matera sono stati il primo sito Unesco iscritto dell'Italia meridionale. Essi rappresentano un ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare delle caverne fino alla modernità.
I Sassi di Matera costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura: acqua, suolo, energia
La città della pietra, centro storico di Matera, scavato a ridosso del burrone è stata abitata fin dal Paleolitico. Molte delle case che scendono in profondità nel calcare sono state vissute senza interruzione dall'età del bronzo
I sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione succedutesi nel tempo. Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all'habitat della civiltà rupestre che costituisce il sostrato urbanistico con i suoi camminamenti, le canalizzazioni, le cisterne, le fortificazioni.
 



LA FONTANA DELLA PIAZZA PRINCIPALE
 


 

 
 



 

In questo paesaggio completamente ricavato nella roccia, si ammirano non solo architetture mozzafiato, un ruolo di rilievo spetta anche all’artigianato che, sfruttando le risorse della terra, dà forma a pregiati oggetti in terracotta, in primis i fischietti, il primo giocattolo sonoro dell’antichità.
IL CUCU'



 

La storia dell'artigianato della terracotta ha radici antiche: preziose testimonianze hanno appurato che i fischietti accompagnarono l'uomo in ogni epoca storica, dal neolitico al mondo ellenistico passando per quello romano, l'epoca medioevale e rinascimentale, fino ad arrivare ai giorni nostri divenendo una delle massime espressioni della tradizione artigianale lucana. Si tratta infatti di un'eccellenza cara al patrimonio culturale della Basilicata là dove questi piccoli oggetti in terracotta, detti "Cucù", sono in grado di produrre un suono particolare e allietare chiunque li ascolti, un vanto che li ha resi protagonisti in tutte le feste, in primis la Pasquetta, facendo da piacevole sottofondo alle scampagnate organizzate presso la Chiesa dei Cappuccini e, inoltre, a Ferragosto.
 
 
 

Questo animale, IL GALLETTO, si presenta in tutta la sua bellezza, modellato a mano e dipintio con colori vivaci a strisce blu, gialle, rosse e verdi su sfondo bianco. Lungi dall’essere un puro oggetto privo di anima, questa meraviglia dal sapore artistico si fa portatore di grandi significati: nella tradizione infatti ha un ruolo scaramantico, tanto da essere usato per allontanare gli spiriti maligni dalla propria abitazione o ancora, per molti aveva un valore sentimentale e, tanto più il Cuccù era decorato con fiori, frutta e uccellini, tanto più grande era la promessa d’amore.

 
 




 



uno scenario incantevole



 


 
Si scende nei sassi attraverso delle arcate che sembrano passaggi occulti. Le calate erano affiancate da canali d'irrigazione che rifornivano cisterne a goccia, in alcune case ci sono fino a sette cisterne. Orti e giardini pensili si affacciavano dai tetti. 
 
LA PIERTA SI SGRETOLA






 
NOI ... IN POSA PER LO SCATTO!!!


 








CANALI SCAVATI NELLE CASE PER RACCOGLIERE LE ACQUE


 Nella città e lungo le Gravine del Parco della Murgia Materana si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti chiese rupestri nei Sassi vi sono Santa Lucia alle Malve, complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica, il Convicinio di S. Antonio un comprensorio costituito da quattro cripte rupestri, Santa Maria di Idris sulla sommità dell'omonima rupe, Santa Barbara ricca di affreschi, la Madonna delle Virtù che insieme alla sovrastante chiesa di San Nicola dei Greci oggi ospita importanti mostre di scultura, e San Pietro Barisano con facciata e campanile in muratura e interno quasi completamente scavato nella roccia.


 
MAESTRE A RIPOSO ...
SI FA PER DIRE!!!




 






 
ANTONELLA E MARIAPINA
 





  







 





 
 
TUTTI A PRANZO


 


 
 LA NOSTRA VISITA E' FINITA...
RIPARTIAMO SODDISFATTI E INCANTATI DI TUTTE LE SCOPERTE FATTE!!
 
 
 
 
 
 

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